Losar, il capodanno tibetano

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07 Feb Losar, il capodanno tibetano

Il Losar (ལོ་གསར་ lo gsar) è il capodanno tibetano. Letteralmente significa anno (ལོ་ lo) nuovo (གསར་ gsar). Quest’anno cadrà il 12 febbraio, giorno di luna nuova, e i festeggiamenti dureranno fino al 14.

ASIA insieme a Merigar e ai Ling italiani della International Dzogchen Community organizza un evento online gratuito “Happy Losar”per celebrare insieme il capodanno tibetano e praticare la cultura tibetana con tantehappylosar_ attività. Il 14 febbraio festeggiamo insieme il Losar, il capodanno tibetano. COME PARTECIPARE>>

L’ASTROLOGIA TIBETANA
Secondo l’astrologia tibetana tra pochi giorni si entrerà ufficialmente nell’anno del bue (གླང་ glang) di metallo (ལྕགས་ lcags) .
Cosa vuol dire? L’astrologia tibetana si basa sulla ruota dei dodici animali, una sorta di controparte dello zodiaco occidentale. Tuttavia, mentre in occidente il segno zodiacale è determinato dal calendario solare, ovvero dalla posizione del Sole sull’ellittica, dove incontra via via le costellazioni dello zodiaco, in Tibet, dove prevale invece il calendario lunare, ogni ora, giorno, mese e anno è simbolicamente rappresentato da uno dei dodici animali (topo, bue, tigre, lepre, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane, cinghiale) e da uno dei cinque elementi (legno, fuoco, terra, metallo, acqua). Gli animali si alternano di anno in anno, gli elementi si alternano ogni due anni e questo avviene proprio il giorno di Losar.

Secondo un’antica tradizione, animali ed elementi sono legati a un tempo specifico, ad esempio a momenti della giornata ben precisi, alle stagioni e così via, e a uno spazio specifico. Per quanto riguarda lo spazio, hanno corrispondenze col microcosmo, ad esempio col corpo umano (organi, parti del corpo, attività ecc.), e col macrocosmo, cioè con l’universo e i suoi moti planetari.

Il macrocosmo è rappresentato come un’enorme tartaruga celeste, illusoria, che sul suo ventre sostiene tutto il mondo. Eccone una descrizione:
Sulla sua testa vi è il SUD, con l’elemento fuoco, il serpente e il cavallo.
A destra vi è l’EST, con l’elemento legno, la tigre e la lepre.
A sinistra vi è l’OVEST con l’elemento metallo, la scimmia e il gallo.
La sua coda rappresenta il NORD, l’elemento acqua, il topo e il cinghiale.
Le direzioni intermedie corrispondono all’elemento terra, al bue (nord-est), drago (sud-est), pecora (sud-ovest), cane (nord-ovest).
Dai suoi otto artigli sorgono i pianeti.
Dalle ventotto vertebre della spina dorsale emergono i 28 digiti lunari, che formano un mese lunare.

IL BUE DI METALLO
Ogni animale e ogni elemento, come i segni dello zodiaco occidentali, ha le sue caratteristiche e peculiarità. Vediamo ora cosa rappresenta il bue di metallo!

Il bue (གླང་ glang) rappresenta stabilità, solidità, tenacia. È indipendente e discreto, affatto frivolo e si esprime solo sulla base di una salda conoscenza. È forte e calmo, intelligente, responsabile.
Il metallo (ལྕགས་ lcags) rappresenta la sera, il declino, la direzione OVEST, l’autunno. Ha le caratteristiche di un coltello: freddezza, chiarezza, fermezza, purezza, affilatezza. È il simbolo dell’integrità e della giustizia che comprendono e agiscono con risoluzione.
Il metallo ha una doppia natura: sebbene rigido e tagliente, è anche un elemento magnetico e gioioso, attratto dai piaceri del mondo.

Ci auguriamo che questo Losar sancisca l’inizio di un nuovo anno all’insegna della forza, di una forza non rigida, ma radicata in una calma naturale che infonda chiarezza, lucidità, stabilità e che lasci spazio al benessere.

Per conoscere altre curiosità sul Losar e sulle tradizioni della comunità tibetana per l’ultimo dell’anno, continua a seguirci su Facebook e Instagram!

Bibliografia:
Cornu, Philippe, 2002: Tibetan Astrology, Shambala Publications, Boston.
Erlewine, Michael, 2007: Tibetan Astrology, ebook da startypes.com, Big Rapids.
Henning, Edward, 2007: Kālacakra and the Tibetan Calendar, The American Institute of Buddhist Studies, Columbia University.
Waddell, L. Austine, 1895: The Buddhism of Tibet, or Lamaism, W. H. Allen and Co, London.