Sindhupalchok, Nepal. Ripartiamo dall’acqua

Monache_Nepal

Il villaggio di Sapukhane si trova in un’area remota sulle montagne al confine con il Tibet. Qui vivono 637 persone servite solamente da una scuola secondaria e un centro di ritiro per monache buddiste, che rappresenta il principale centro di scambio per la comunità.

Il terremoto dell’aprile 2015 ha causato la distruzione completa del monastero. Le monache sono state evacuate dalla zona con un elicottero e portate a Kathmandu dove ASIA le ha accolte e ha distribuito loro tende, coperte e utensili da cucina. Successivamente le monache sono tornate dove vivevano e insieme agli abitanti del villaggio continuano a sopravvivere in rifugi temporanei.

Abbiamo deciso di intervenire in questo contesto attraverso un progetto di creazione del sistema idrico. Durante le stagioni secche la disponibilità d’acqua diminuisce fino al 25% del totale in stagione umida, creando situazioni di scarsità tali da portare il villaggio e il monastero in una vera e propria situazione di crisi idrica.

Per migliorare la qualità della vita di questa comunità abbiamo:
– migliorato il sistema idrico esistente attraverso la costruzione di un sistema idrico per coprire il fabbisogno d’acqua di tutta l’area. L’acqua viene captata da due sorgenti e distribuita attraverso 37 fontane pubbliche.
– Distribuito sementi biologiche e utensili agricoli per far ripartire l’economia locale.
– Realizzato corsi di formazione per la gestione di vivai, creazione di bio pesticidi e gestione del compost e del post-raccolto.
– Promosso una campagna di promozione all’igiene per 40 studenti.

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Tavola Valdese